LA RIPARTENZA EDUCATIVA DOPO IL COVID19
5. Si riparte?
Rimando la riflessione sul movimento dello scorso post, perché una prima ripartenza educativa è prevista già in questi giorni.
Si fa un gran parlare di norme igienico sanitarie, distanziamento, mascherine (esentate ai bambini sotto i 6 anni), piccoli gruppi e educazione dei bambini a tali condotte.
Ma oltre a lavarsi le mani e imparare a rispettare le distanze, i bambini nei giardini o nei micronidi interagiranno tra loro. Finalmente! Solo che il lockdown oltre che deprivare (di giochi all’aria aperta, incontri con coetanei e altri adulti, movimenti ampi e chiassosi) ha paradossalmente “protetto” i bambini dall’esperienza frustrante e allarmante dell’ansia da contatto e vicinanza. Non ve ne era occasione.
La ripartenza prevista rischia invece, se non consapevolmente gestita, di far loro vivere quanto sinora risparmiato. Non è difficile immaginare l’allerta costante degli adulti educatori, gli interventi frequenti di distanziamento comunicanti ansia.
Come bilanciare il beneficio di uscire di casa, vedere altri bambini e giocare con loro (e l’esigenza dei genitori di avere un po’ di tempo da dedicare ad altro) con il rischio di approfondire ulteriormente le ferite dello stress?
Nel prossimo post n.7 avanzerò dei suggerimenti.
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