Imprevedibilità e incontrollabilità sono 2 elementi discriminenti tra uno stress funzionale a fonteggiare una situazione difficile ed un distress.
Impossibilità (o incapacità) di prevedere l’evoluzione di ciò che sta accadendo e le conseguenze delle azioni messe in atto. Il Domani è immerso in una nebbia indecifrabile e minacciosa.
Impossibilità (o incapacità) di controllare ciò che sta accadendo e di definire azioni adeguate a fronteggiarlo. Non siamo piloti delle nostra vita, ma in balia.
Ma sono anche elementi soggettivi.
Ambedue in funzione della valutazione di ognuno, a sua volta collegata alla percezione dei fatti determinata a livello psicobiologico dalla storia personale di ognuno: Scritta in funzionamenti psiconeuroendocrinoimmunologici.
Prevedere e controllare una pandemia appare troppo. Esula dalle capacità personali e ci pone di fronte all’incertezza come condizione inevitabile. Un guaio per un’epoca che vuol pensare che esistano soluzioni semplici a fenomeni complessi e in cui proliferano oracoli miopi e sovranismi riduttivi.
Ma se alziamo lo sguardo scopriamo di non essere soli. Oltre il metro di distanza dobbiamo vedere l’unica e formidabile forza, risorsa e strumento che abbiamo. La solidarietà dei fragili.
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